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Farina e Panificati

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La storia di Spar inizia nel 1982 quando la famiglia Bertolusso nel cuore del suggestivo paesaggio del Roero, patrimonio dell’Unesco e scrigno di grandi tradizioni enogastronomiche, da vita ad un laboratorio in cui poter coltivare la passione e l’amore per “l’arte bianca” e far così conoscere tutta la bontà dei prodotti d’eccellenza della panificazione piemontese.


Nel corso di questi quarant’anni, Spar ha compiuto un percorso di crescita costante e ora sono ben tre le generazioni della famiglia Bertolusso ad aver contribuito a portare avanti la tradizione panificatrice piemontese.
Anche se durante gli anni l’azienda si è dotata delle più moderne tecnologie, il modo in cui vengono scelte e trattate le materie prime, l’artigianalità con cui viene preparato l’impasto dei grissini, l’attenzione e la cura nei confronti della lievitazione, sono rimaste inalterate. Questo sono solo alcune delle peculiarità che caratterizzano il modo di Spar di concepire il modo di panificare.
La volontà di Spar, nonché il suo valore aggiunto, è appunto il saper rispettare una tradizione antica, derivante dagli insegnamenti dei fornai del Roero del XVII secolo.

Le diverse farine utilizzate sono piemontesi, così come piemontesi sono anche i mulini in cui vengono macinate. La lievitazione, il vero segreto della ricetta dei prodotti Spar, è fatta con cura, sotto un attento controllo delle temperature, così come tradizione insegna. Tutto questo permette a Spar di offrire un prodotto davvero gustoso, friabile e rigorosamente 100% del territorio.

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Spar segue nella suo modo di fare panificazione segue il metodo tradizionale, chiamato anche metodo indiretto, seguendo due fasi ben distinte. Nella prima, viene preparata la biga, un preimpasto composto da farina, acqua e lievito che viene fatto lievitare naturalmente per diverso tempo.

Durante la seconda fase il processo prevede l’impasto viene venga nuovamente trasformato, lasciato lievitare per non meno di 60 minuti, stirato a mano così da formare i grissini che poi vengono messi in cottura in particolari forni delicati. Questo conferisce fragranza, sapore e durata ai grissini.

<h2>Un grissino … “regale”!</h2><p>Si narra che re Vittorio Amedeo II di Savoia avesse problemi a digerire il pane per cui il fornaio di corte ebbe un’intuizione è provò a creare un filoncino di pane, più piccolo secco rispetto a quelli comunemente consumati: da quel momento iniziò la grande storia del grissino piemontese.</p><p>Una storia che Spar, ancora oggi, porta avanti con passione, dedizione e rispetto, valorizzando al meglio questa specialità, un classico intramontabile della panificazione … e della tavola.</p>

Un grissino … “regale”!

Si narra che re Vittorio Amedeo II di Savoia avesse problemi a digerire il pane per cui il fornaio di corte ebbe un’intuizione è provò a creare un filoncino di pane, più piccolo secco rispetto a quelli comunemente consumati: da quel momento iniziò la grande storia del grissino piemontese.

Una storia che Spar, ancora oggi, porta avanti con passione, dedizione e rispetto, valorizzando al meglio questa specialità, un classico intramontabile della panificazione … e della tavola.

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