Quello del Caseificio Fiandino è il racconto più autentico di come l’amore di una famiglia per il territorio e la voglia di far eccellere tutto il buono della sua tradizione siano dei valori imprescindibili per riuscire a dar vita a dei prodotti che facciano vivere un’esperienza sensoriale davvero unica.
Dagli ultimi anni dell’800 ad oggi la storia della famiglia Fiandino è legata a doppio filo a quella degli alpeggi del cuneese. In quelle zone, infatti, i bovini della famiglia Fiandino potevano cibarsi nei pascoli migliori seguendo il ciclo di vita che la natura imponeva e regalare così tanto buon latte da cui poter ottenere ottimo burro e formaggio. Ed è proprio la passione riversata nell’arte casearia che ha spinto negli anni ’20 del secolo scorso il signor Magno a un rinnovamento e un ampliamento della produzione, spostando Valle Stura a Villafalletto la famiglia e il caseificio.
Da allora si sono susseguite diverse generazioni per arrivare fino ai giorni d’oggi, in cui Mario ed Egidio Fiandino continuano a portare avanti la tradizione famigliare nella lavorazione del latte dandole ulteriore spinta grazie a nuove tecnologie e tecniche all’insegna della naturalità delle materie prime ed al rispetto dell’etica produttiva, come ad esempio il Metodo Kinara che vede l’utilizzo dei fiori del cardo selvatico da utilizzare come caglio vegetale.
Fattorie Fiandino, per tutti i propri prodotti caseari, ha scelto da tempo di utilizzare solamente bovini di razza “Bruna italiana” altamente selezionati e che, grazie a un’alimentazione fortemente controllata, sono in grado di dare un latte davvero che fa dell’eccellenza il suo punto di forza. La scelta di lavorare con capi così selezionati e con un filiera cortissima è volta a premiare la qualità del prodotto, anche a discapito della quantità, perché solo in questo modo si può valorizzare davvero il formaggio e i prodotti nel territorio.